Dall’inizio della pandemia da Covid19 si parla della possibilità di giungere a un vaccino che possa liberarci definitivamente da un virus che ha cambiato letteralmente le nostre vite, le abitudini quotidiane, gli spostamenti fisici e le relazioni sociali. Nel frattempo, però, si sono sollevate numerose critiche a questo possibile vaccino, al quale riusciremo ad arrivare nell’ipotesi più ottimistica nella prossima primavera, e in molti sono convinti che il Covid19 sia tutta una creazione dei poteri politici e delle case farmaceutiche. Per questo sembra emergere per molti esperti epidemiologi la necessità di rendere obbligatori i vaccini anti Covid19 una volta che saranno disponibili per tutti. Le scuole di pensiero in questo ambito, tuttavia, sono ancora molto diverse, così come sono ancora molti i dubbi sul reale funzionamento del vaccino per debellare questa malattia che ha messo in ginocchio le economie e le società di quasi tutto il mondo.
Vaccini anti Covid19 obbligatori?
La domanda che imperversa nelle pagine dei quotidiani e nel web è proprio questa: una volta che il vaccino sarà reale, sarà reso obbligatorio per tutti? Gli scienziati si dividono in due linee di pensiero: per alcuni di loro è necessario che il vaccino venga imposto obbligatoriamente a tutta la popolazione affinché sia veramente efficace, mentre per altri è sufficiente che venga vaccinata solo maggioranza della popolazione, senza rendere obbligatorio il vaccino, in modo da creare la cosiddetta immunità di gregge, che andrebbe a coprire, probabilmente, anche coloro che non si sono vaccinati.
Tra i sostenitori del vaccino obbligatorio per tutti troviamo la virologa Ilaria Capua, direttrice del One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, che teme la poca adesione alla vaccinazione su base volontaria e quindi il rischio che il vaccino non porti a grandi risultati sull’intera popolazione. A favore dell’obbligatorietà del vaccino è anche il viceministro della salute Pierpaolo Sileri, secondo il quale il virus ha avuto effetti troppo devastanti per la popolazione per non pensare a un vaccino obbligatorio per tutti. Un vaccino realmente efficace e sicuro, come sostiene Sileri, porterebbe a una reale copertura, congiurando il rischio di altri contagi.
Tra i sostenitori della vaccinazione su base volontaria, invece, troviamo l’immunologo Guido Forni, socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, che tuttavia sostiene che il vaccino potrà avere effetti positivi solo se aderiranno la maggior parte delle persone. Anche secondo Walter Ricciardi, membro dell’Oms e portavoce del Ministro per la Salute, non ci sarà bisogno di rendere obbligatorio il vaccino anti Covid19, perché le persone hanno avuto e hanno ancora molta paura di questo virus e dei suoi pesanti effetti, hanno vissuto una pandemia e appena avranno uno strumento che potrà tutelarli non sprecheranno l’occasione di vaccinarsi.
I vaccini anti Covi19 funzionano davvero?
L’altra domanda che in molti si pongono riguarda la reale efficacia dei vaccini anti Covid19, a prescindere dal fatto che saranno resi obbligatori o meno. I dubbi in merito non sono pochi, anche perché siamo di fronte a un virus nuovo, che non sempre ha dato la piena immunità a chi lo aveva già contratto e sconfitto. Il problema, quindi, è capire quale sia la durata dell’immunità che il vaccino potrà consentire. Robert Gallo, virologo e immunologo statunitense che ha lavorato molto sull’Hiv, sostiene che non esista un solo ceppo di Covid19 e questo implica che il vaccino non potrà garantire un’immunità duratura. L’esperto sostiene, infatti, che ci sono analogie tra questo virus e quello dell’Hiv, per il quale gli anticorpi non sono duraturi. Il rischio, quindi, è che anche sottoponendosi al vaccino si possa contrarre il virus a meno che non si riesca a garantire la copertura per di tutte le varianti del Covid19. Eppure al momento l’unica via d’uscita da questa situazione anomala, fatta di mascherine, distanziamento sociale e tensione, sembra essere rappresentata dal vaccino, che in molti temono ma che molti altri attendono con ansia.