Il Gran Premio corso a Barcellona sembra aver finalmente riportato il sereno nel mondo delle due ruote. In un weekend purtroppo funestato dalla tragica morte di Luis Salom, il mondo della MotoGP ha perlomeno potuto consolarsi, molto parzialmente, con la stretta di mano intercorsa alla fine della gara tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo.
Una stretta di mano che potrebbe essere il prodromo al ristabilimento di un rapporto più sereno tra i due grandi rivali che hanno caratterizzato la precedente annata, con una serie di duelli rusticani che hanno infine consegnato il titolo a Jorge Lorenzo.
La fine di una guerra?
Se da alcune parti si è rimarcato come in fondo si sia trattato di un semplice scambio di convenevoli al termine di una gara, è però il caso di dire che la stretta di mano a Montmelò sembra perlomeno ristabilire condizioni di normalità dopo un periodo di tensioni che avevano preoccupato non poco il mondo della MotoGP. Tanto da spingere molti addetti ai lavori a guardare preoccupati al possibile allargamento delle tensioni alle rispettive tifoserie, come è accaduto nel corso del recente Gran Premio corso al Mugello, quando alcuni organi di stampa hanno rilanciato i propri timori su possibili scontri tra sostenitori.
Ora non resta che attendere le successive gare per capire se sia effettivamente scoppiata la pace o se si tratti soltanto di una pur apprezzabile reazione ad un evento funesto come la morte di Salom.
Un’annata che potrebbe dispensare grandi emozioni
Sul piano prettamente sportivo, va comunque notato come la prima parte di stagione in MotoGP abbia confermato il grande equilibrio tra Rossi, Lorenzo e Marquez. Un equilibrio che sembra il preludio ad un’altra annata di grandi emozioni, col binomio spagnolo chiamato a rintuzzare l’assalto del pilota di Tavullia al decimo titolo di una grande carriera.
A dare grandi possibilità a Rossi è non soltanto la grande affidabilità di una Yamaha in grado di dire la sua su ogni percorso, ma anche il possibile disimpegno della scuderia nipponica nei confronti di Lorenzo, dopo che il pilota iberico ha siglato il contratto che lo lega alla Ducati per il prossimo biennio.
Una firma che ha dato il via ad un vero e proprio effetto domino che ha interessato Iannone e Rins, passati alla Suzuki, e Maverick Vinales, messo sotto contratto proprio in veste di seconda guida di Valentino Rossi.
Naturalmente anche Marquez guarda con grande interesse a quanto sta accadendo, sperando di trarre vantaggio dalla giostra scatenatasi, con una situazione che pone comunque le basi per una seconda parte di stagione sempre più interessante.
La crisi della Ducati
La prima parte della stagione si è rivelata molto al di sotto delle legittime aspettative per la Ducati, chiamata ad una probante conferma dopo le ottime cose fatte vedere nel corso della precedente annata.
Purtroppo i ripetuti errori di Iannone e Dovizioso hanno impedito alle moto di Borgo Panigale di cogliere i frutti del lavoro fatto nel corso dell’inverno. Basti pensare a quanto successo nel corso del Gran Premio d’Argentina, quando i due piloti della Ducati, secondo e terzo a poche curve dall’arrivo, si sono speronati buttando all’aria quanto di buono fatto durante la corsa.
E’ soprattutto il nervosismo ormai evidente di Andrea Iannone a preoccupare i vertici delle moto emiliane, con una serie di svarioni che hanno danneggiato non solo lui, ma anche gli altri. L’ultimo errore è quello verificatosi nel corso del Gran Premio di Catalogna, quando il pilota di Vasto ha speronato Lorenzo. Un incidente dettato dalla fretta, considerato che Iannone era molto più veloce del rivale e che ripropone il problema di un pilota che sta letteralmente sperperando il grande talento di cui è accreditato.
Ora per la Ducati si cerca di guarda avanti, ad una seconda parte di stagione nel corso della quale il team è chiamato a porre le basi per la prossima stagione, quando l’avvento di Lorenzo dovrebbe essere il preludio al definitivo assalto al titolo di Moto GP. Sono in effetti molti gli addetti ai lavori pronti a giurare sulla riuscita sul matrimonio tra Borgo Panigale e il pilota iberico, che potrebbe infine consentire al team di capitalizzare il grande lavoro svolto nel corso degli ultimi anni per accorciare il gap dalla vetta.