Recentemente, grazie ad una maggiore sensibilizzazione verso il mondo sostenibile, si sente parlare molto di più riguardo l’energia rinnovabile, oggetto di studio in costante migliorazione e di proposta come alternativa sostenibile, in grado di produrre energia senza recare danno all’ambiente.
È proprio per questo motivo che sempre più persone scelgono di informarsi a riguardo e optano più volentieri per fonti di energia naturale, come quella eolica, un’ottima scelta dal punto di vista ecologico.
Andando però nello specifico di quest’ultima, è bene andare a conoscere che tipo di energia mette in moto, come lo fa e in che modo è costituita.
Cosa sono le pale eoliche
Il vento che ci circonda, ossia lo spostamento di masse d’aria causato da una differenza di pressione atmosferica tra diverse aree geografiche del pianeta, è un’ottima alternativa di energia. L’energia eolica, infatti, è la forza attraverso cui il vento viene utilizzato per generare l’elettricità.
Per poter racchiudere questa energia c’è bisogno di uno strumento specifico, la pala eolica, in grado di prendere e trasformare il vento in energia elettrica.
Le pale eoliche sono delle grandi strutture in acciaio composte principalmente da un corpo proprio, ossia da una torre, una navicella ed il basamento, cioè un apposito appoggio costruito per non far sprofondare l’enorme struttura nel terreno.
È proprio per mezzo della rotazione della navicella, le cosiddette braccia della struttura, che vi consente di racchiudere l’energia del vento. Queste braccia ruotano in direzione del vento, trasformando l’energia cinetica prima in energia meccanica e, successivamente, in energia elettrica. Il tutto è possibile grazie ad un generatore di corrente presente al loro interno.
Come montare le pale eoliche
Prima di procedere con la lettura, è doveroso specificare che per accedere al montaggio della pala eolica bisogna, nei casi specifici, aver ottenuto le dovute autorizzazioni da parte della Provincia di competenza. Una volta fatto ciò, si può proseguire all’eventuale montaggio, grazie al supporto di un’impresa specializzata o facendolo in proprio.
Esistono due tipi di pale eoliche: uno verticale, ossia perpendicolare al terreno che solitamente si usa per piccoli progetti eolici, ed uno orizzontale, generalmente più pesante in grado di catturare molta più energia.
I principali componenti per assemblare una pala eolica sono i seguenti: un aerogeneratore di turbine eoliche, un contatore, un inverter ed una batteria di accumulo.
Accorgimenti da tenere in considerazione
Prima di procedere al montaggio della pala eolica, sarebbe molto opportuno informarsi sul terreno dove sarà stabilita la pala. Bisogna tenere in considerazioni alcuni fattori, tutti fondamentali per una buona riuscita della cattura dell’energia: il vento, è molto importante conoscere la zona limitrofa, se ricca o scarsa dello spostamento delle masse d’aria; l’assenza di ostacoli come case, alberi, pali della luce, che possono in qualche modo condizionare la cattura del vento; la distanza di sicurezza da abitazioni o da luoghi pubblici, infatti in alcuni casi la presenza della pala eolica potrebbe recare disturbo dal punto di vista paesaggistico della zona circostante.
Costi stimati
Per poter stilare il costo delle pale eoliche è bene tener presente diversi fattori: il costo del generatore eolico, il costo della batteria di accumulo, il costo del contatore e il costo dell’inverter, oltre che il costo della struttura base della turbina, cioè la torre e le pale rotanti. Il costo totale della struttura, poi, varia anche in base alla tipologia della singola pala, se verticale oppure orizzontale.
Ovviamente dopo aver calcolato il prezzo stimato per la composizione della pala bisogna tener conto anche della manutenzione della stessa. I controlli per una corretta manutenzione vengono svolti, solitamente, due volte l’anno.
Nonostante i prezzi sembrano molto corposi, è bene tener in mente sia il costo immediato che si effettua per l’acquisto, sia invece il ricavo che si otterrebbe, in seguito, col tempo. Si parla dunque di un acquisto pensato a lunga durata, tramite il quale si può rientrare nelle spese effettuate per l’investimento e anche guadagnare in base all’energia prodotta.
Perché investire nell’energia rinnovabile
Molti studi hanno confermato numerosi punti di vista su come le energie rinnovabili possano trarre punti di vantaggio a favore sia per l’ambiente che per l’economia.
Oltre che costituire un sostituto alle comuni fonti di energia, le quali sono dannose per l’ecosistema naturale in quanto non rinnovabili e nocive per la salute, le fonti rinnovabili sono, in un certo senso, fonte di guadagno.
Ebbene sì, perché oltre che rappresentare un ottimo traguardo dal punto di vista ambientale, rappresentano anche un ottimo spunto di guadagno: oltre che all’autoconsumo prodotto, ossia consumare l’energia che viene generata dal proprio supporto, e a risparmiare sulle bollette, si può vendere l’energia prodotta in eccesso.
Dal punto di vista dell’investitore è previsto un aumento degli investimenti nell’energia sostenibile entro il 2050, poiché sempre più persone decidono di affidarsi a questo settore.