L’indice Rw è un valore molto importante per chi si occupa di abbattimento acustico: esso viene utilizzato sulle schede tecniche e nella pratica di cantiere per segnalare l’isolamento acustico in qualità di parametro, che viene calcolato in funzione del potere fonoisolante sulla base di una procedura standardizzata a livello internazionale (secondo la norma ISO 717-2 per l’isolamento dai rumori di calpestio e secondo la norma ISO 717-1 per l’isolamento per via aerea).
Grazie a strumenti per la misura dell’impatto acustico come dodecaedri e macchine del calpestio, gli addetti ai lavori e le aziende del settore, come per esempio Geass Srl, fanno riferimento all’indice Rw pesando il potere fonoisolante con una specifica curva di riferimento, la quale viene traslata 1 decibel alla volta fino a quando la somma degli scarti sfavorevoli divisa per il numero delle bande prese in considerazione non raggiunge il valore più vicino a 2 ma inferiore ad esso. Il tutto viene rilevato
Le norme e la legislazione si basano sull’indice di isolamento pesato in modo tale da individuare i limiti di isolamento a cui ci si deve attenere. Va detto, però, che il solo impiego dell’indice di isolamento non permette di conoscere nel migliore dei modi le prestazioni acustiche della partizione all’interno dei diversi campi di frequenza. Proprio per questo motivo si sfruttano altri due elementi grazie a cui si può usufruire di un’idea più precisa, per specifici suoni, delle prestazioni: si tratta dei termini di adattamento dello spettro, il cui impiego è stato introdotto al fine di correggere e modificare il valore dell’indice di valutazione.
Rw è l’indice di attenuazione acustica ponderato, vale a dire un metodo di valutazione che, attraverso un numero unico, permette di descrivere l’isolamento acustico in maniera generale, così che sia possibile definire le performance acustiche di una parete divisoria. La norma EN ISO 717-1 specifica il metodo di valutazione con l’introduzione dei due termini di adattamento che vengono applicati a due modelli di densità spettrale, i quali comprendono la gamma di frequenza che va da 100 a 3.150 Hz ma che, in realtà, possono arrivare fino a 5.000 Hz. Dal momento che i rumori del traffico e quelli industriali non di rado si caratterizzano per livelli acustici alti pur rimanendo al di sotto del 100 Hz, è preferibile adottare una superficie di frequenza ampia.
Il valore di Rw può essere impiegato per il traffico autostradale a velocità che superano gli 80 chilometri orari, per il traffico ferroviario a velocità medie e alte, per il traffico aereo a breve distanza, per le attività della vita di tutti i giorni come l’ascolto della radio o le conversazioni e per le fabbriche da cui provengono soprattutto rumori ad alta e media frequenza.
Quando si parla di rumori aerei, si prendono in considerazione quei suoni che vengono trasmessi sotto forma di onde di pressione nell’aria; nel momento in cui l’onda sonora va a incidere su un divisorio, una parte dell’energia viene assorbita, mentre un’altra parte viene riflessa. La parte di energia che viene assorbita, a sua volta, si “divide”: una parte attraversa la partizione e viene trasmessa di nuovo all’esterno ponendo in vibrazione il lato della parete opposto, mentre una parte si propaga nel divisorio, lateralmente.
Ancora, dell’energia che si propaga lateralmente, una parte si trasforma in calore, mentre l’altra parte arriva alle partizioni collegate alla struttura per poi essere re-immessa negli ambienti circostanti dopo aver posto le partizioni stesse in vibrazione. Oltre ai rumori aerei vi sono, poi, i rumori di origine impattiva, come quelli che sono provocati – per esempio – dallo spostamento dei mobili o dal calpestio; la loro propagazione avviene secondo gli stessi meccanismi visti per i rumori aerei, con la sola differenza che l’impatto è dovuto a un corpo solido.