L’eiaculazione precoce rientra in quelle che sono le disfunzioni sessuali maschili. Ad oggi ancora non esiste un criterio che possa considerarsi univoco nel determinare la presenza di tale disfunzione, ma la letteratura ha individuato tre tipologie di cause: fisiche, psicologiche e il connubio di entrambe. Il primo passo da compiersi è ovviamente quello di escludere la presenza di fattori organici, attraverso un’accurata diagnosi. Fatto ciò, si può vedere come curare l’eiaculazione precoce da ansia da prestazione.
Eiaculazione precoce: ansia da prestazione
È risaputo: l’amore non vuole pensieri, e la paura di fallire, di sbagliare, di deludere le aspettative della propria partner, può giocare davvero brutti scherzi tra le lenzuola. Con inevitabili ripercussioni anche sulla quotidianità della vita di coppia. L’ansia da prestazione non fa nemmeno distinzione di età. Che si tratti di giovani ragazzi o di adulti navigati infatti, tutti possono possono venirne colpiti. Le cause all’origine di tale ansia, possono essere molteplici.
Tensioni pregresse all’interno della coppia, la paura di confrontarsi con situazioni fallimentari passate o insicurezze personali, possono portare a dei veri e propri blocchi. Ogni volta che questo succede, la situazione peggiora, la rabbia aumenta, e le ferite emotive anche. Parliamo di un vero e proprio circolo vizioso che può trasformarsi in una condizione realmente difficile da metabolizzare, e in che in alcuni casi può condurre all’eiaculazione precoce.
Eiaculazione precoce da ansia da prestazione: cure
Una volta che attraverso una diagnosi accurata saranno escluse cause di natura biologica, la strategia per curare l’eiaculazione precoce da ansia da prestazione consiste nel focalizzare l’attenzione sugli aspetti psicologici. Se correttamente affrontati infatti, è possibile aumentare la latenza eiaculatoria, migliorando la propria consapevolezza e soprattutto quello che è il senso di autocontrollo. Per fare ciò, si deve ricorrere a due tipi di terapie: comportamentale e piscofarmacologica.
La terapia comportamentale è probabilmente la più efficace per questo tipo di problematica. Questa prevede che possano partecipare entrambi gli elementi della coppia, e include tutta una serie di esercizi che andranno eseguiti insieme alla partner. Parliamo di una strategia focalizzata, incentrata sull’utilizzo di alcune tecniche. Una di queste è quella dello “Stop And Start”. Con questa definizione, si fa riferimento all’interruzione ripetuta del rapporto sessuale una volta giunti vicini all’orgasmo.
Un’altra tecnica in grado di offrire buoni risultati, è quella dello “Squeeze”, ovvero del blocco dell’eiaculazione attraverso una compressione messa in atto con le dita, tra l’inizio del pene e il glande. Se si rendesse necessario, l’attenzione potrebbe essere rivolta anche all’analisi di quelli che sono gli aspetti psicologici più radicati, come le credenze sessuali, le storie di vita passate, la personalità, ed altri ancora.
Eiaculazione precoce da ansia da prestazione: farmacoterapia
La farmacoterapia spesso corre parallela alla psicoterapia, ed è basata su due tipologie di farmaci che ritardano l’eiaculazione. In commercio, i medicinali approvati per questa disfunzione sono pochi, anche perché la loro efficacia termina dopo qualche ora dall’assunzione. Tra quelli approvati possiamo sicuramente trovare quelli antidepressivi serotoninergici e i bloccanti alfa-adrenergici.
In realtà, i farmaci suddetti non sono specifici per la cura della disfunzione, ma ne viene sfruttato l’effetto collaterale, in modo da desensibilizzare quella che è l’area genitale. Così facendo è possibile posticipare l’orgasmo. Ad ogni modo, la loro assunzione deve avvenire sempre dietro un consulto medico, e si deve tenere presente che i farmaci da soli non possono risolvere il problema alla radice. Questo è il motivo per cui la farmacoterapia deve essere sempre affiancata alla terapia comportamentale.